Dievole
Dievole ha una storia antica. Tutto nasce nel 1090: due capponi, tre pagnotte e sei monete lucchesi di buon argento per un angolo di Chianti. Con questo piccolo baratto due fattori si garantirono un ettaro di vigneti tra le alture senesi, in un luogo dal nome imponente e di buon auspicio: Dievole, dal latino «Dio Vuole». Oggi la Tenuta conta 152 ettari di vigneto a conduzione biologica. Il rispetto e la valorizzazione del terroir trovano riscontro nelle lavorazioni in cantina, dove si usano per le fermentazioni “tulipe” di cemento grezzo, con solo lieviti autoctoni, e grandi botti di rovere non tostate per l’affinamento. Si coltiva per lo più Sangiovese, ma anche Canaiolo, Colorino e Trebbiano. Ci sono tre anime di Dievole: i vigneti, che ricamano le dolci colline nei dintorni del borgo di Vagliagli; gli olivi che sono un patrimonio importante e dal fascino senza tempo; la Villa, un’elegante residenza per un’esperienza indimenticabile.




