Pillole di Enologia: La Dolcezza dello Spumante

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Pillole di Enologia: La Dolcezza dello Spumante

Pillole di Enologia: La Dolcezza dello Spumante

Il mondo dello spumante è affascinante e ricco di sfumature che vanno ben oltre la semplice bollicina. Una delle caratteristiche più importanti che definisce il profilo di uno spumante è la sua dolcezza. Ma cosa significa davvero quando ci si imbatte in termini come Brut, Dry, Extra Brut e Extra Dry? Scopriamo insieme le differenze per apprezzare al meglio il tuo prossimo bicchiere di spumante.

1. La Scala della Dolcezza

Prima di esplorare le specifiche categorie di spumante, è utile comprendere la scala della dolcezza utilizzata nell'enologia. La scala si articola da meno dolce a più dolce e comprende i seguenti termini:

  • Extra Brut: Molto secco
  • Brut: Secco
  • Extra Dry: Abbastanza secco
  • Dry: Leggermente dolce
  • Demi-Sec: Dolce
  • Doux: Molto dolce

Ogni termine riflette la quantità di zucchero residuo presente nello spumante, determinando il suo profilo di dolcezza.

2. La Classificazione degli Spumanti

Vediamo spesso delle menzioni in etichetta che certamente ci sono familiari, ma di cui non conosciamo precisamente il significato. Relativamente agli spumanti, quali sono le differenze tra Brut e Dry, o tra Extra Brut e Extra Dry? Gli operatori di settore e gli appassionati conoscono perfettamente queste differenze, ma per molti consumatori potrebbero risultare un po' oscure.

Nella spumantizzazione in bottiglia (metodo classico), è consuetudine trovare una classificazione come Brut, Extra Brut o Pas Dosè, al limite Demi-Sec, mentre è più raro incontrare la classificazione Extra Dry, che è quasi esclusivamente utilizzata per la produzione di Spumanti in autoclave (metodo Charmat), come il celebre Prosecco Doc.

Tali classificazioni sono necessarie per comunicare al consumatore finale il “grado di dolcezza” dei vini spumante espresso in grammi di zucchero residuo, per litro di vino.

3. Dettagli sulla Classificazione

Le classificazioni indicate di seguito definiscono quanto zucchero residuo rimane alla fine dei processi fermentativi e quindi il grado di “dolcezza” che avvertiremo al palato:

  • Brut Nature, Pas Dosè, Dosaggio Zero: Zucchero residuo inferiore a 3 g/l
  • Extra Brut: Zucchero residuo tra 0 e 6 g/l
  • Brut: Zucchero residuo inferiore a 12 g/l
  • Extra Dry: Zucchero residuo tra 12 e 17 g/l
  • Dry: Zucchero residuo tra 17 e 32 g/l
  • Demi-Sec: Zucchero residuo tra 32 e 50 g/l
  • Dolce: Zucchero residuo superiore a 50 g/l

4. Considerazioni Finali

La menzione "Dry" in etichetta potrebbe erroneamente farci pensare, traducendo il termine in italiano, che si tratti di uno spumante Secco, non dolce. In realtà, è molto più dolce di un Brut, ma senza raggiungere la dolcezza di uno spumante classificato Dolce.

La prossima volta che stappi una bottiglia di spumante, goditi non solo le bollicine ma anche la complessità della sua dolcezza, sorseggiando ogni goccia con consapevolezza e apprezzamento. E se vuoi verificare personalmente la differenza tra un Brut e un Extra Dry, magari stappali insieme, scopri i nostri spumanti per un confronto. Cheers!

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